mercoledì 16 gennaio 2008
Storia di un'ape amica degli uomini
"Bee Movie"
di Steve Hickner e Simon J. Smith
Genere: Animazione
USA 2007
Universal Pictures
Barry Benson è una giovane ape che sogna di avventurarsi al di fuori dell'alveare per venire a contatto con il mondo degli umani. L'incontro con Vanessa, una fioriaia di Manhattan, gli farà infrangere una delle regole di base del mondo in giallo e nero: non parlare mai con gli uomini.
La magia dell'animation computerizzata permette allo spettatore di conoscere ed esplorare le vite nascoste di queste piccole creature alate. Tutto quello che vediamo è in proporzione alle loro piccole dimensioni e ai loro frenetici movimenti.
Stilisticamente impeccabile, "Bee movie" ha il grande merito di aumentare la sensibilità di ciascuno di noi nei confronti delle tematiche ambientali. Tutte le persone che hanno lavorato alla produzione del film sono partite dalla viva volontà di “pensare come le api” connotando in positivo situazioni e luoghi comuni che le dipingono come fastidiose e aggressive. Nello stesso tempo, il marchio animato del film aiuta a rendere verosimili situazioni che nella vita reale sarebbero impossibili. Il fatto che l'ape Barry parli con l'umana Vanessa sembra tutto fuorché bizzarro. La storia è narrata parallelamente su due assi: l'alveare, una vera e propria città fatta di case, macchine e fabbriche, e New York, dove i "fuchi fichi" si recano per raccogliere il nettare e impollinare i fiori. Per ricreare questi due spazi è stato chiamato lo stesso scenografo di "Minority Report" e "La sposa cadavere" che, paradossalmente, si è servito di strumenti derivati dal mondo del cinema di non animazione.
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