lunedì 3 marzo 2008

La vendetta sul filo del rasoio


Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street
di Tim Burton
con Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman, Sacha Baron Cohen, Laura Michelle Kelly, Timothy Spall, Anthony Stewart Head
Genere: Musical
USA, Gran Bretagna 2007

Benjamin Barker è un uomo realizzato e felice. Un barbiere eccellente, un padre affettuoso e un marito devoto. Accusato e condannato ingiustamente dal giudice Turpin, Barker viene deportato lontano da Londra. Diversi anni dopo, cambiato il nome in Sweeney Todd, il barbiere torna a chiedere soddisfazione all'uomo che gli ha "usurpato" la vita, insediando il suo talamo e crescendo la sua prole. Affittata una bottega in Fleet Street, Sweeney Todd affila i rasoi e torna ad esercitare la professione del barbiere. Turpin e gli ignari avventori scopriranno che la vendetta per Mr.Todd è un piatto da servire caldo, cotto, appena sfornato.
Se le mani di forbice di Edward sono l'esteriorizzazione simbolica della sua incapacità interiore di toccare, i rasoi di Sweeney Todd sono amici fedeli per vendicare la perdita delle persone amate. Una doppia personalità per il barbiere di Fleet Street che si muove alla volta di Londra introdotto, anticipato e avvolto nella musica, che tenta di esorcizzare la realtà tragica attraverso il canto.
Sweeney Todd è un musical la cui dimensione sonora non è imposta, ma scivola con grazia all'interno della trama trasportando lo spettatore, quasi cullandolo. Il terribile protagonista del film è interpretato dal pallore sagomato di Johnny Depp nel quale convivono, senza risolversi, l'anima diurna e quella notturna. Il suo Figaro sanguinario è una combinazione di oscurità e luce, un dandy malinconico e risentito che cerca ostinatamente di vendicarsi, finendo per trasformarsi in un'omicida psicopatico quanto il suo irriducibile nemico, senza il quale, del resto, non esisterebbe. La Londra tenebrosa e vittoriana di Dante Ferretti è il riflesso architettonico di Todd, è una città deliberatamente artificiale, ricostruita in studio e sprofondata nel nero fotografico di Dariusz Wolski. In Sweeney Todd c'è tutto Burton: c'è la fatale attrazione verso quanto di più oscuro, malato e innominabile rende il mondo più affascinante di una fiaba,la cartoonizzazione della messa in scena, la stilizzazione espressionistica e la deformazione grottesca, c'è lo stupore e l'insensatezza, il terrore e il cattivo odore della civiltà e del mondo degli adulti, ancora una volta contrapposto a quello dei fanciulli, c'è la vertigine e la violenta epifania. C'è la maschera di Johnny Depp, che invece di azzerare la performance dell'attore "messo in musica", libera il suo talento interpretativo con gli strumenti portati direttamente sul set.

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