lunedì 21 aprile 2008

La leggerezza scolpita nel marmo


"Canova alla corte degli zar" Capolavori dall’Ermitage di San Pietroburgo
22 febbraio – 2 giugno 2008
Milano, Palazzo Reale

I pezzi esposti non sono molti,ma vale veramente la pena di spendere un pomeriggio (e i 9 euro di ingresso) a Palazzo Reale per la mostra "Canova alla corte degli zar".Sono solamente sette le statue scolpite da Antonio Canova, ma sono affiancate da quelle di altri grandi maestri come Bartolini o Dupré che rendono la mostra pregevole. Più di tutto il resto colpisce la leggerezza delle "Tre grazie": sembra impossibile che le tre ragazze che danzano in punta di piedi siano venute fuori da un pesante e anonimo blocco di marmo. Ci si perde nella bellezza dei volti e nella plasticità dei movimenti. Si potrebbe continuare a osservarle per ore. Così come le ali di un amorino che verrebbe voglia di accarezzare o l'insolita posizione di una giovane che, semisdraiata, si tocca un piede. Sono soggetti perlopiù laici quelli della mostra di Palazzo Reale, una danzatrice, le quattro stagioni, un pastore e diversi volti. Nella prima stanza le teste di un uomo e di una donna si guardano da un lato all'altro, mentre in un altro angolo prega una Maddalena accovacciata. Si ritrova la tipica perfezione dello scultore di Possagno, l'attenzione per i particolari e la cura per le espressioni. Il tutto avvolto in un'aurea di pacata dolcezza creata dalle note di pianoforte in sottofondo e alla luminosità del bianco marmo di Carrara.

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