martedì 3 luglio 2007

"Il Quarto Stato" trasloca a Palazzo Reale


"Il Quarto Stato" Pellizza da Volpedo
Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi - Milano
6 luglio - 16 settembre 2007

"Il Quarto Stato è il primo dipinto del Novecento italiano, ma non è un'opera d'avanguardia. La vera rivoluzione sta nel messaggio che porta con sé: la spiritualità dell'uomo va cercata sulla terra, non alzando gli occhi al cielo". Così Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, presenta il quadro di Pellizza Da Volpedo, esposto a Palazzo Reale in occasione del centenario della morte dell'artista.
L'imponente tela, che è stata appositamente trasferita dalla Galleria d'Arte Moderna, è divenuta, nel tempo, l'immagine più nota, più riprodotta ed utilizzata nell'iconografia politica e sindacale. Capace di sintetizzare e simboleggiare le lotte dei lavoratori di sempre, "Il Quarto Stato" è ambientato in una piazza all'incrocio di due strade in salita, nella piena luce di un mattino di aprile. La scena è quella di uno sciopero di massa, in cui i lavoratori sono rappresentati a dimensioni naturali, in marcia verso la rivendicazione di un equo salario con cui sfamare le proprie famiglie. Lo stile divisionista che caratterizza tutta la produzione di Pellizza Da Volpedo, rende l'immagine estremamente realistica e la suddivisione degli spazi proietta lo spettatore all'interno del quadro, portandolo ad immedesimarsi nei personaggi e a condividere la loro protesta.
L'artista, forse involontariamente, arriva a realizzare un'opera capitale, al crocevia di molte sequenze storico-artistiche: la nascita del socialismo, le trasformazioni dell'Italia post-unitaria, la pittura sociale, il verismo,il divisionismo, in quel crogiuolo di vicende, cambiamenti, idee e speranze che caratterizzano il passaggio da un secolo all'altro.
"Solo una mostra che esponga esclusivamente Il Quarto Stato - sottolinea Sgarbi - può rendere a questo dipinto il valore che merita oltre donargli la visibilità che fin'ora gli era stata negata".

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