domenica 14 giugno 2009

Il cane, migliore amico dei vip

Paris Hilton dopo aver lasciato Benji Madden si era ripromessa di rimanere single per almeno un anno. ma dopo soli tre mesi si è lasciata conquistare dalla stella del baseball Doug Reinhardt che per rubare il cuore della bionda ereditiera le ha regalato un cagnolino teacup di Pomerania dal valore di 10000 dollari. Un dono quanto mai azzeccato per lei che di cani ne ha già tre. Più o meno costosi, più o meno agghindati, ma tutti inevitabilmente vip. Sono loro, la banda degli amici a quattro zampe delle celebrità americane. Amano il loro cucciolo spesso più del partner, li vestono con cappottini e trench di marca abbinati ai propri, se li portano ovunque, anche in albergo se possibile. E’ questo il caso di chi ha scelto un animale di taglia piccola come Sharon Stone che il suo bassotto se lo porta anche all'Hotel Ritz di Parigi, così come per Mischa Barton, con il suo cagnolino Ziggy e per Rihanna e il suo barboncino Ramon. Poi c’è Jessica Simpson con la sua Daisy, un incrocio tra un maltese ed un barboncino, un mix di razze particolarmente adatto alle persone allergiche al pelo animale come lei. Tra i vip a cui piace agghindare il proprio piccolo amico come una Bratz si può segnalare Mariah Carey che nel guardaroba del suo Jack Russel può vantare anche una mini-tenuta da sci per proteggersi dal freddo. Jessica Alba invece preferisce puntare sui dettagli con guinzagli luccicosi e pieni di campanellini per il suo carlino Sid. Britney Spears di cani ne ha due: un maltese, di nome Lacy, al quale si diverte a creare simpatiche acconciature e un chihuahua, Bit Bit. Tutt’altro discorso per quanto riguarda i cani di Julia Roberts e il suo cagnone nero, Drew Barrymore e il suo Flossie color crema, Orlando Bloom con Sidi e John Legend con il suo pitbull. Sarebbe forse troppo complicato convincere cani di quella taglia a indossare cappottini e gingilli. Termina la rassegna Brigitte Bardot che a differenza dei suoi colleghi ama circondarsi di gatti di ogni razza: forse meno giocherelloni, ma ugualmente teneri e scenografici.

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