domenica 14 giugno 2009

Mimetismo da supermercato

Se ne stanno lì, nei supermercati, nei negozi di casalinghi o fai-da-te, nei megastore urbani e perfino all’Ikea. Gli acquirenti passano loro vicino, spesso li sfiorano e li toccano senza nemmeno accorgersi della loro presenza. Sembra essere questa l’ultima moda/provocazione proveniente dalla Germania: il mimetismo da supermercato. Uomini che si ricoprono dalla testa ai piedi di copertine colorate e si confondono nel reparto cartoleria del centro commerciale più rinomato di Berlino, oppure completamente nascosti da decine di scatoloni nel magazzino dell’Ikea, infine persone totalmente sommerse di sacchettoni gialli, invisibili tra i cestoni che li contengono. Su You Tube sono stati diffusi alcuni video che testimoniano la curiosa iniziativa e le reazioni, o meglio le non reazioni, di passanti e acquirenti che, assolutamente ignari della presenza di questi strani personaggi, continuano indisturbati la ricerca dei propri prodotti preferiti. Capita di voler fare un giro al centro commerciale o ai grandi magazzini senza essere visti (capita sempre di incontrare qualcuno che conosci, soprattutto all’Ikea e proprio mentre provi i materassi e i divani simulando antiestetiche pennichelle pomeridiane): in tal caso conviene copiare l’idea di questi tizi tedeschi che vanno nei nonluoghi del consumo con una tuta mimetica adatta all’occasione. Ma dietro quest’idea, forse, c’è più di una divertente iniziativa, di una bravata di qualche giovane tedesco annoiato dalla routine quotidiana. Un tentativo di protesta che riecheggia in modo soft, moderno e curioso, la disapprovazione nei confronti del consumismo di massa, contro l’acquisto di merce uguale per tutti e contro l’omologazione che necessariamente le grandi catene di negozi impongono in tutto il mondo. Si cerca di esprimere il dispiacere e la paura della sparizione dei prodotti tipici nazionali, dall’oggetto di arredo alla merce da supermarket che genera necessariamente una modifica delle abitudini e la dissoluzione del localismo.
Il mimetismo urbano, tuttavia, è una realtà da qualche tempo sdoganata nel mondo dell’arte e del design. Già la designer e stilista giapponese Aya Tsukioka, 29 anni, aveva creato una gonna che in un attimo si trasforma in una macchina per la vendita di Coca-Cola, permettendo di confondersi perfettamente con il paesaggio urbano. Basta alzare un lembo della gonna e tenerlo sollevato all’altezza della testa (possibilmente senza tremare), accostarsi a un muro e aspettare che il malintenzionato di turno passi oltre senza notare chi si cela dietro il travestimento. Sulla parte interna della gonna è infatti stampata la facciata di un distributore automatico, e il camuffamento è estremamente credibile. Un altro curioso esempio di mimetismo da strada è stato pensato dalla designer Tsukioka per tutelare i bambini per le sempre più pericolose vie delle grandi metropoli: l’accessorio in questione è uno zaino estensibile che, all’occasione, può tramutarsi e assumere le apparenze di un idrante o di una cassetta per le lettere, così da permettere al pargolo in pericolo di sfuggire a bulli e criminali semplicemente mascherandosi da arredo urbano. L’ultimo esempio di accessorio camaleontico è la borsa ultrapiatta che si mimetizza con la strada, e per la precisione con un tombino delle fognature: basterà appoggiarla a terra e lo scippatore che vorrebbe derubarvi non noterà assolutamente la borsa né il suo contenuto.

http://www.youtube.com/watch?v=RH2XsAkjYw0

Nessun commento: