venerdì 1 giugno 2007

Scrosci di applausi per l'Amleto di Giuseppe Marini


"La tragica storia di Amleto, principe di Danimarca"
31 maggio - 3 giugno
Teatro Tor Bella Monaca, Roma
Per info: http://www.teatrotorbellamonaca.it/

Otto personaggi vestiti con lunghe tuniche nere e capo velato appaiono all'improvviso dietro le spalle degli spettatori e incedono in fila indiana verso il palco. I passi lenti e ponderati sono scanditi da lamenti e sospiri di sottofondo che sembrano provenire dall'oltretomba. Questo l'incipit di Giuseppe Marini per il suo Amleto, una delle tragedie più celebri e sofferte di William Shakespeare, rappresentato presso il Teatro Tor Bella Monaca. Siamo ad Elsinore, Danimarca. Il re è stato ucciso per mano di suo fratello Claudio che, avido di potere, sposa la regina Gertrude e sale al trono. Lo spettro del legittimo re assassinato e spodestato appare al figlio Amleto e reclama vendetta. Da qui partono una serie di drammi interiori, interrogatori di coscienza che sfociano in follia. La follia di Amleto, straziato dal dolore e al tempo stesso combattuto sul da farsi. Col celebre "essere o non essere? questa è la domanda" interroga il suo animo cercandovi una risposta. Lo spettacolo è interamente giocato sui colori del bianco e del nero, solo le luci a tratti evocano il rosso vivo del sangue che scorre. I volti dei personaggi sono pallidi e gli sguardi persi, come a suggerire una recitazione fatta da spettri. La scenografia essenziale, composta unicamente di una cortina di catene metalliche, si adatta perfettamente allo scopo di concentrare l'attenzione sulle complesse emozioni dei personaggi. Come in tutti i testi shakespeariani non mancano momenti ironici volti ad alleggerire lo spettacolo: battute e gesti sporadici che non cadono mai nella farsa e nel volgare, ma aiutano lo svolgimento della rappresentazione che prosegue per oltre tre ore. Giuseppe Marini, anche protagonista del dramma, impersona magistralmente un Amleto che in fondo non perde mai del tutto la ragione, urlante di dolore ma logico nella riflessione. Solo il personaggio di Ofelia non convince, un po' troppo folkloristicamente caratterizzato e appiattito. Al termine della rappresentazione, nella sala del teatro di Tor Bella Monaca, anche Franca Valeri ha applaudito calorosamente gli attori dell'Amleto.

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