sabato 17 novembre 2007

Cinque cubani in carcere senza prove


"Il terrorismo degli Stati Uniti contro Cuba. Il caso dei Cinque: una storia inquietante censurata dai media"
di Salim Lamrani
Sperling & Kupfer
€ 9.80

A Cuba non esistono cartelloni pubblicitari. Girando per le vie dell’Avana, Santiago di Cuba e Holguìn non ci sono immagini di modelle prosperose o di telefonini d’ultima generazione. Ci si imbatte continuamente in messaggi e insegne politiche che inneggiano ed esaltano la “revolución” e l’opera di Fidel Castro. Tra i vari “Hasta la victoria siempre”, “Cuba o muerte” e le foto del Che, tuttavia, spiccano cinque volti sconosciuti accompagnati dalla scritta sempre uguale “Volverán!”. Chi sono questi uomini? Torneranno da dove?
Nel settembre del 1998 cinque cittadini cubani vengono arrestati a Miami, in Florida, con una lunga serie di accuse di violazione delle leggi federali degli Stati Uniti. I cinque erano arrivati qualche anno prima con la missione di cercare di smascherare le attività terroristiche dei mercenari armati dalle comunità di esiliati cubani anticastristi che da decenni organizzano attentati contro l'isola. Gli agenti dell'Avana vengono condannati in primo grado a pene durissime in seguito all'accusa di cospirazione e spionaggio e mentre si attende un nuovo giudizio, i cinque restano in carcere. Il libro “Il terrorismo degli Stati Uniti contro Cuba – Il caso dei Cinque: una storia inquietante censurata dai media” di Salim Lamrani, vuole essere una risposta contro il silenzio dei media internazionali nei confronti di questa vicenda. Tramite i saggi di studiosi, uomini di cultura, giornalisti e veterani delle battaglie per i diritti civili, si è cercato di ricostruire una versione attendibile dei fatti nel tentativo di renderli noti all’opinione pubblica. Oltre alla testimonianza di Gabriel Garcìa Màrquez, la raccolta edita dalla dalla Sperling & Kupfer contiene i scritti di docenti come Noam Chomsky, Howard Zinn, Michael Parenti, Piero Gleijeses, diplomatici come William Blum, Wayne Smith, Saul Landau, dell'avvocato Leonard Weinglass oltre al direttore di “Le Monde Diplomatique” Ignacio Ramonet, di Ricardo Alarcòn, presidente del Parlamento cubano, di Gianni Minà e Nodine Gordimer, premio Nobel per la Letteratura nel 1991.

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