domenica 18 novembre 2007

Ratatouille: "chiunque può cucinare"


"Ratatouille"
Disney Pixar
Usa 2007
animazione
nelle sale dal 17 ottobre 2007

Olfatto straordinario, gusto per la buona cucina e un talento naturale nell'abbinare odori e sapori. Sono queste le qualità che fanno di Remy un topolino tutto speciale. Dopo una serie di rocambolesche vicissitudini, si trova separato dalla sua colonia e finisce a Parigi, sede del ristorante del suo Chef preferito: il famoso Gusteau. Qui Remy fa conoscenza con il giovane e imbranato Linguini, un timido sguattero che, grazie ai consigli del topo-chef, diventa ben presto famoso e celebrato. I due sembrano invincibili ma resta da superare il giudizio del temibile Anton Ego, il più feroce tra i critici culinari francesi…
Tornano sul grande schermo Disney e Pixar con un film, come tutti speravano dopo aver visto gli accattivanti trailer, davvero divertente. La struttura è quella classica delle opere Disney, con un eroe simpatico di fronte a una sfida all'apparenza insormontabile, compagni buffissimi, antagonisti feroci e una morale edificante. Lo stesso motto di Gusteau - "chiunque può cucinare” - piuttosto che una denigrazione dell'arte culinaria è invece una testimonianza di fiducia nella parità fra le persone, che hanno tutte il diritto di inseguire i propri sogni con tenacia e costanza. Un ritorno all'antico, dunque, dopo diversi film d'animazione che hanno strizzato l'occhio al pubblico adulto, con citazioni cinematografiche, doppi sensi a sfondo sessuale, parodie della realtà mediatica contemporanea: "Ratatouille" è un film che dichiara con orgoglio il suo essere destinato ai bambini, e non ha paura di tornare a gag più fisiche, rovinose goffaggini, espressioni buffe, momenti di malinconia. Il sapore della tradizione è forte, se pensiamo che stiamo guardando un film Disney con protagonista un topolino.
Magistrale la realizzazione tecnica e creativa. La sceneggiatura è fresca e vivace, molto accessibile ma anche divertente e surreale. Ma Ratatouille è anche un film in cui si respira "arte", nel senso pittorico del termine: la regia sostiene senza alcun problema le molte scene d'azione così come le sequenze più riflessive. I movimenti di macchina (virtuale, ovviamente) sono tra i migliori mai visti in un cartoon. Tanto di cappello, dunque. Anzi, chapeau.

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