venerdì 18 maggio 2007
La difficoltà della comunicazione rappresentata al Palladium
"Transgression #1 disobedience, Transgression #2 4Rin A room"
Teatro Palladium, Roma
Festival "Teatri di Vetro"
ROMA - L'inaugurazione del palco del Teatro Palladium nel quadro delle rappresentazioni previste per il festival "Teatri di vetro", è affidata ad una compagnia di danza residente a Ladispoli: Cie Twain. Il gruppo, nato dalla collaborazione tra la coreografa Loredana Parrella e il designer Roel Van Berckalaer, ha presentato "Transgression #1 disobedience, Transgression #2 4Rin A room". I due atti, riuniti in un unico spettacolo, raccontano l'impossibilità di comunicare e la necessità del superamento della paura di rimanere soli come unica via per trasgredire e poter scegliere liberamente. Un teatro fatto di gesti, di musica, di danza, fatto di interazioni tra elementi di vita quotidiana e la proiezione di criptici filmati. Non serve neanche una parola per colpire lo spettatore, basta l' immagine. Vittoria Maniglio, Sabrina Vicari, Fernando Pasquini e Massimiliano di Perna, i quattro attori - ballerini, si alternano in balli schizofrenici, gesti di vita d'ogni giorno, staticità e movimento. Si passa dall'immagine dell'uomo che guarda la televisione fumandosi una sigaretta alla simulazione di un atto sessuale tra il romantico e la battaglia, dalla scena di tre persone sedute a un tavolo mentre sorseggiano un caffè, al ballo nevrotico di una ragazza che non riesce ad esprimersi altrimenti. Tutti gli elementi accompagnano la rappresentazione, dalle luci che si fanno a volte calde e smorzate oppure colorate e violente, alla musica, sempre in lingua straniera (come a sottolineare l' impossibilità di comprendere il significato della parola parlata), ma che riprende i temi visti sulla scena come il rumore del morso di una delle mele rovesciate sul palco o il ticchettio dell'acqua vista in una proiezione.
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