(Articolo del 3 maggio 2007)
Marina Fiordaliso inizia la sua carriera artistica come rivelazione dell'edizione del Festival di Sanremo del 1982, ma conferma la sua popolarità nel 1984 con il brano "Non voglio mica la luna" che registra il record di vendite in Italia e all'estero. Incide diversi album finchè nel 1993 debutta come showgirl nel cast di "Domenica In" e nel 1995 come attrice. Nel 1997 pubblica l'album "Como te amrè" interamente cantato in spagnolo, che riscuote grande successo in Messico, America Latina e Spagna. Negli ultimi anni Fiordaliso è tornata in televisione partecipando al reality "Music farm" ed al programma "Piazza grande". Il suo ultimo lavoro è il musical "Menopause" che nei prossimi giorni sarà presentato al Teatro Nuovo di Milano e che la vede protagonista insieme a Marisa Laurito, Fioretta Mari e Manuela Metri. Al termine della conferenza stampa per la presentazione del musical siamo riusciti a porre qualche domanda alla cantante.
Qual è il suo punto di vista sull'argomento che tratta il musical: la menopausa?
Marina Fiordaliso: "Io odio la parola "menopausa", secondo me la menopausa non esiste. Esistono diverse fasi nella vita di tutti, forse possono esserci momenti più delicati per le donne data la nostra sensibilità, però penso che dopo i 50 anni non si debba necessariamente essere depresse e sentirsi brutte. Ho sentito di crisi adolescenziali vissute in modo tanto drammatico quanto le crisi da menopausa. Anche alle ventenni vengono i brufoli e la cellulite.. Basta volersi bene, fare sport, mangiare un po' di meno, prendersi cura del proprio corpo e non lasciarsi andare psicologicamente. Questa è la miglior cura al di là di pillole e tisane. Se ci si ama si è belle a 50 anni così come a 30 e a 20."
Dopo tanti concerti e tanti Festival di Sanremo, com'è stato avvicinarsi al mondo del teatro?
M.F.:"Io ho sempre amato il teatro. Nel '90 avevo già fatto un musical che si intitolava "Blood Brothers", ma poi non avevo più recitato. Tornare sul palcoscenico in veste di attrice è stato eccezionale e anche divertente perchè Marisa Laurito e Fioretta Mari sono delle grandi maestre e mi hanno insegnato moltissimo. Diciamo che c'è stato un equo scambio tra di noi, io le ho aiutate sul canto, loro hanno aiutato me nella recitazione. Per il ballo siamo tutte negate e ci siamo dovute arrangiare come potevamo. Io mi sento veramente cresciuta dopo questa esperienza e la vivo come una grande vittoria."
Chi l'ha aiutata maggiormente nel suo percorso artistico? Se oggi dovesse dire "grazie" a qualcuno, chi sarebbe questa persona?
M.F.: "Posso dire sinceramente di dover ringraziare solo me stessa. Tutto quello che ho avuto, le gioie, il successo, ma anche le delusioni l'ho raggiunto esclusivamente con le mie forze. Questo mio modo di agire forse ha reso la strada più difficoltosa e ha aumentato la salita, ma poter dire "tutto questo l'ha fatto da sola" è una soddisfazione impareggiabile."
Progetti per il futuro? Musica o teatro?
M.F.: "Sicuramente il mio mestiere è quello di cantante ed è quello che vorrei fare finchè mi sarà possibile. Tra l'altro il 2 maggio è uscito il mio nuovo singolo interpretato insieme a Gianni Fiorellino dal titolo "L'amore limiti non ha" e che racconta la storia di un ragazzo innamorato di una donna più matura.
Poi, insieme a Marisa Laurito, Fioretta Mari e Manuela Metri abbiamo intenzione di metterci a lavorare su un nuovo musical che vorremmo intitolare "Andropausa, la vendetta" (ride, ndr) per portare in scena i problemi che anche gli uomini hanno verso la seconda metà della loro vità."
Qual è il suo punto di vista sull'argomento che tratta il musical: la menopausa?
Marina Fiordaliso: "Io odio la parola "menopausa", secondo me la menopausa non esiste. Esistono diverse fasi nella vita di tutti, forse possono esserci momenti più delicati per le donne data la nostra sensibilità, però penso che dopo i 50 anni non si debba necessariamente essere depresse e sentirsi brutte. Ho sentito di crisi adolescenziali vissute in modo tanto drammatico quanto le crisi da menopausa. Anche alle ventenni vengono i brufoli e la cellulite.. Basta volersi bene, fare sport, mangiare un po' di meno, prendersi cura del proprio corpo e non lasciarsi andare psicologicamente. Questa è la miglior cura al di là di pillole e tisane. Se ci si ama si è belle a 50 anni così come a 30 e a 20."
Dopo tanti concerti e tanti Festival di Sanremo, com'è stato avvicinarsi al mondo del teatro?
M.F.:"Io ho sempre amato il teatro. Nel '90 avevo già fatto un musical che si intitolava "Blood Brothers", ma poi non avevo più recitato. Tornare sul palcoscenico in veste di attrice è stato eccezionale e anche divertente perchè Marisa Laurito e Fioretta Mari sono delle grandi maestre e mi hanno insegnato moltissimo. Diciamo che c'è stato un equo scambio tra di noi, io le ho aiutate sul canto, loro hanno aiutato me nella recitazione. Per il ballo siamo tutte negate e ci siamo dovute arrangiare come potevamo. Io mi sento veramente cresciuta dopo questa esperienza e la vivo come una grande vittoria."
Chi l'ha aiutata maggiormente nel suo percorso artistico? Se oggi dovesse dire "grazie" a qualcuno, chi sarebbe questa persona?
M.F.: "Posso dire sinceramente di dover ringraziare solo me stessa. Tutto quello che ho avuto, le gioie, il successo, ma anche le delusioni l'ho raggiunto esclusivamente con le mie forze. Questo mio modo di agire forse ha reso la strada più difficoltosa e ha aumentato la salita, ma poter dire "tutto questo l'ha fatto da sola" è una soddisfazione impareggiabile."
Progetti per il futuro? Musica o teatro?
M.F.: "Sicuramente il mio mestiere è quello di cantante ed è quello che vorrei fare finchè mi sarà possibile. Tra l'altro il 2 maggio è uscito il mio nuovo singolo interpretato insieme a Gianni Fiorellino dal titolo "L'amore limiti non ha" e che racconta la storia di un ragazzo innamorato di una donna più matura.
Poi, insieme a Marisa Laurito, Fioretta Mari e Manuela Metri abbiamo intenzione di metterci a lavorare su un nuovo musical che vorremmo intitolare "Andropausa, la vendetta" (ride, ndr) per portare in scena i problemi che anche gli uomini hanno verso la seconda metà della loro vità."
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