martedì 22 maggio 2007
A las Madres de Plaza de Mayo
"Por la Vida"
Teatro Palladium, Roma
Festival "Teatri di Vetro"
Le madri di Plaza de Mayo a Buenos Aires sono diventate l’emblema dell’amore materno che vince ogni ostacolo, non si placa, non si arrende. Sono la forza, la costanza, la pazienza di lottare, combattere, chiedere giustizia. Sono le mamme dei desaparecidos, di quella moltitudine di ragazzi scomparsi nelle fauci della dittatura del generale Videla tra il 1975 e il 1983, sequestrati, arrestati, mai processati, svaniti. Nel nulla. A loro è dedicato lo spettacolo della compagnia Narramondo "Por la Vida", che si è tenuto ieri, 21 maggio, presso il teatro Palladium nell'ambito del festival "Teatri di vetro". Sul palco due attrici, Elena Dragonetti e Raffaella Tagliabue, e un musicista, Max De Aloe. Le voci delle ragazze si intrecciano con il suono dal sapore argentino della fisarmonica e dell'armonica a bocca. E' il racconto di un viaggio, realmente avvenuto, nell'Argentina di oggi. Una corrispondenza a distanza permette di raccontare a due voci la doppia faccia di questo paese. La Viaggiatrice è spinta da Genova a Buenos Aires dalla sua passione per il Tango, ma una volta raggiunta la sua meta scopre che l'Argentina non è solo ballo e bandoneon. La ragazza indaga la Baires di oggi con occhi profondi, da non-turista, muovendosi alla ricerca dell'essenza delle cose e alla ricerca delle anime che vivono la città. Tramite la raccolta di testimonianze, storie, racconti e voci si scopre il reale volto della città culla del Tango e della più feroce dittatura dell'America Latina. Così un secondo viaggio ha inizio, un viaggio nella memoria dove sorrisi, musica, odori, nomi, passioni, lacrime, speranze si fondono come tante tessere del più variegato puzzle. Questa è l'Argentina, questa è Buenos Aires.
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