martedì 11 dicembre 2007

Giornalisti che viaggiano: consigli per gli acquisti


Bussole, taccuini, spray antizanzare, dentifricio e spazzolino. Debutta a Milano il primo evento di “Welcome Press idee in mostra”, riservato a viaggi e strumenti “utili” per il giornalista inviato. Un percorso espositivo raccontato attraverso trenta oggetti selezionati che dovrebbero rappresentare il necessaire del reporter durante un viaggio di lavoro. Almeno sulla carta era questo l’intento della mostra. Peccato che in realtà si sia rivelata soltanto un maldestro espediente per attirare la stampa a scopo promozionale.
«Un’iniziativa originale che interessa non solo il mondo del turismo, ma riguarda anche altri settori come la moda, il design, il benessere, la solidarietà». Ovvero firme e aziende che espongono i propri prodotti; che abbiano a che fare con viaggi e giornalismo, alla fine, non è poi così importante. Brunella Dorigo, della Welcome press dichiara: «Non solo bloc-notes e penne, ma anche altri oggetti che diventano indispensabili e acquistano un grande valore in ogni parte del mondo». Quale reporter infatti non troverebbe indispensabile una bottiglia di yogurt da bere o tre palline da giocoliere per occupare il tempo libero?
A detta degli organizzatori, questo sarà il primo di una serie di eventi dello stesso genere. Mostre di qualche giorno aperte al pubblico in location particolari e suggestive. Momenti piacevoli per incontrarsi, fermarsi un attimo e trovare interessanti spunti di riflessione…o utili consigli per gli acquisti?
Lasciando i propri suggerimenti dentro una grande valigia all’interno dell’esposizione, sarà possibile rispondere alla domanda: “Che oggetti mancano a un giornalista che parte per un viaggio di lavoro?”. Lo scopo dell’iniziativa, però, resta sconosciuto. Per chi si trovasse a passare da quelle parti e cercasse un’alternativa ai negozi affollati di corso Buenos Aires, la mostra Viaggi e oggetti utili per il giornalista in viaggio può essere visitata dal 12 al 15 dicembre presso il Bw Hotel Cristoforo Colombo di Milano.

giovedì 6 dicembre 2007

Un viaggio nello studio del genio vinciano


La tecnica dello sfumato riesce a creare figure quasi tridimensionali , l’utilizzo dei piani rende lo spettatore protagonista della scena, pagine e pagine di studi e schizzi a matita per raggiungere la perfezione descrittiva. Di Leonardo si è scritto, si è letto, si sono girati film e documentari, ma solo trovandosi di fronte alle sue opere è possibile rendersi conto delle sensazioni che una tela può provocare. Al Castello Sforzesco è stata presentata oggi la mostra Leonardo. Dagli studi di proporzione al Trattato della Pittura che sarà esposta nella sala delle Asse dal 7 dicembre al 2 marzo 2008. Un percorso che si snoda tra disegni, manoscritti, piccole statue e libri antichi avendo come filo conduttore il tema delle proporzioni nella figura umana e in quella equestre. Opere leonardesche sono accostate ad altre realizzate dai suoi allievi per poi proseguire con tele di artisti posteriori che hanno reinterpretato il genio di Leonardo come Antonio Canova, Giuseppe Bossi, Rubens, Albrecht Dürer.
«Quando un’opera è attribuita a un grande maestro e poi si scopre essere solo della sua scuola – ha spiegato Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del comune di Milano – quella tele perde generalmente di interesse per pubblico e studiosi. Ma questo discorso non vale per la figura di Leonardo che riesce a conferire ai capolavori con cui è entrato in contatto una sorta di aura magica». La mostra prende avvio partendo dal Trattato della Pittura e da una selezione di disegni di Leonardo. Si possono ammirare rarità come un elaborato sullo studio delle proporzioni concesso in prestito dalle collezioni reali di Windsor, uno schizzo per il monumento equestre a Francesco Sforza della Biblioteca Ambrosiana e un disegno del Verrocchio sull’anatomia del cavallo proveniente dal Metropolitan Museum di New York. Viene, inoltre, eccezionalmente presentato un modellino di cera rappresentante una figura equestre proveniente da una collezione privata.
«Quella che abbiamo realizzato è una mostra in controtendenza – ha dichiarato Maria Teresa Fiorio che con Pietro Marani ha progettato l’esposizione – perché si trova in un’unica stanza con allestimento sobrio ed elegante. E’ un viaggio per cultori, studiosi, ma anche per curiosi che saranno chiamati a soffermarsi a lungo sulle opere per comprenderne l’eccezionale potenza espressiva».

lunedì 3 dicembre 2007

"Ambrogino d'Oro": un concorso canoro per i bambini milanesi


Sono passati 24 anni da quando fu indetta l’ultima edizione dell’Ambrogino d’Oro. La manifestazione che per anni aveva visto i bambini milanesi sfidarsi a colpi di canzoni, si era interrotta per la concorrenza del più celebrato Zecchino d’Oro di Bologna. Nel 2006, il tentativo di far rinascere il concorso milanese, celebre negli anni Sessanta e Settanta, è stato un successo di pubblico e di critica che ha convinto il Comune di Milano a inaugurare ufficialmente il ritorno dell’Ambrogino d’Oro.
Il concorso, che si terrà il 6 e 7 dicembre al Palalido, è stato voluto dagli assessori Massimiliano Orsatti e Mariolina Mojoli, con il supporto dello storico ideatore del festival Tony Martucci. «La musica è per eccellenza il linguaggio universale, un luogo di incontro tra diverse culture – ha spiegato Mariolina Mojoli – Questo festival è il coronamento di un percorso di educazione alla melodia e al canto all’interno delle scuole che il comune di Milano porta avanti già da diversi anni». 80 i membri del coro diretto da Laura Marcora,13 le canzoni in gara, 2 fuori concorso, un “premio speciale Ambrogino d’Oro della critica” per Virgilio Savona, componente storico del Quartetto Cetra e autore della canzone “Ballatina dei proverbi”.
Madrina indiscussa Cristina D’Avena che dopo aver terminato la collaborazione con la compagine dello Zecchino, condurrà la manifestazione insieme ai personaggi più amati dai più piccoli: il mago Antonio Casanova e il topo-giornalista Geronimo Stilton. «Sono molto orgogliosa – ha spiegato Cristina D’Avena – di festeggiare i miei 25 anni di carriera presentando l’Ambrogino d’Oro. Molti mezzi e persone sono stati impegnati per questo progetto che, sono certa, si rivelerà come una bellissima festa per grandi e piccini».
Durante il festival, che avrà ingresso gratuito, sarà organizzata una raccolta fondi a favore dell’Ospedale dei Bambini V.Buzzi.