venerdì 27 giugno 2008

Festival jazz nelle periferie di Milano

Dopo il grande successo riscosso nel 2005, torna a Milano la rassegna musicale «Il ritmo delle città». 24 concerti jazz tra il 23 giugno e il 29 luglio che si terranno nelle periferie di Milano con lo scopo di valorizzare le realtà locali e la musica suonata dai giovani. L’iniziativa è promossa e sostenuta dal Comune di Milano - Assessorati alla Cultura, Tempo libero, Aree cittadine e Consigli di Zona, in collaborazione con l’associazione delle Arti e delle Corti, l’associazione Musica Oggi e l’associazione Jazz Company e con il contributo della Fondazione Cariplo, del Politecnico di Milano e dei Consigli di Zona 3 e 8. «Il ritmo delle città» si configura come una sorta di visita guidata all’interno del mondo della musica jazz attraverso un percorso inconsueto in luoghi fuori mano, estemporanei, assolutamente non teatrali. Lo scopo è quello di offrire un programma musicale nelle periferie di Milano e, tramite questo, promuovere una nuova lettura di luoghi che possono arricchire il bagaglio culturale della nostra città. I concerti avranno luogo, ad esempio, presso l’Orto Botanico in via Valvassori Peroni, presso le sale del Politecnico-Bovisa, nel Parco di Villa Scheibler, nell’Area campo bocce di via Cancano al Parco delle Cave o al Padiglione Lambruschini del Parco Trotter. Sarà in queste location che la musica jazz verrà interpretata in tutte le sue forme e declinazioni e intrecciata con altre e diverse forme d’arte. Jazzisti italiani e star internazionali si alterneranno a gruppi di giovani appartenenti ai Civici Corsi di Jazz, unica scuola italiana ad affrontare in profondità l’intero corpus degli stili jazzistici, comprese le linee contemporanee ed europee. Gli studenti ed ex-studenti della scuola di musica, all’interno della rassegna, avranno uno spazio tutto loro chiamato «Tales in jazz» in cui faranno conoscere la propria idea di jazz al loro primo vero pubblico. La Jazz Company Orchestra, Enzo Jannacci con Enrico Intra, Rossana Casale, il Kenny Byron Trio, Lucilla Giagnoni, invece, sono solo alcuni dei grandi nomi che si esibiranno nell’ambito del festival. Ad aprire la rassegna, però, sarà un ospite d’eccezione, il batterista jazz per definizione Tullio De Piscopo, che si presenterà all’Orto Botanico con un omaggio a una figura storica della batteria: Max Roach. Il batterista afroamericano scomparso lo scorso anno ha sempre rappresentato per De Piscopo un riferimento stilistico e tecnico-strumentale. La figura di Roach verrà ricordata attraverso i brani più famosi e significativi del suo repertorio, interpretando sia i pezzi di gruppo che gli assoli. Il batterista napoletano rielaborerà i pezzi di Roach con la precisione e passionalità che da sempre hanno contraddistinto il suo stile.

Alexia è cresciuta: "Alé"

Sembra ancora una ragazzina Alexia con quel capello corto platinato e il mini-top di paillettes che le lascia scoperta la pancia. Ma già dalle prime note del suo ultimo album «Alé» si capisce che qualcosa è cambiato. Le nuove canzoni, presentate all’Armani Privé di Milano, non hanno più nulla della dance spensierata di «Ti amo ti amo» né della pacatezza rythm&blues degli ultimi anni. A rappresentare la nuova Alexia, neomamma poco più che 40enne, è il sound ruvido del pop-rock che concilia aggressività e riflessione. «Non rinnego nulla del mio passato - spiega Alexia -, ma i generi con cui mi sono confrontata non erano sufficientemente flessibili per descrivere quella che sono oggi». C’è spazio per lunghi assoli di chitarra, per gli effetti delle tastiere e per confrontarsi con acuti e modulazioni di voce. Il titolo dell’album, «Alé», vuole essere un incitamento per tutti a vivere con grinta e con coraggio. «Conduco una vita normale - spiega Alexia -, vado a fare la spesa e prendo i mezzi pubblici come una milanese qualsiasi, per questo mi identifico con la società che mi circonda e con il mio nuovo lavoro voglio dare un messaggio forte che raggiunga tutti». Dopo il successo ottenuto grazie anche alla collaborazione di una grande casa discografica come la Sony-Bmg, Alexia prova a camminare con le proprie gambe: il nuovo album, infatti, è il primo lavoro totalmente autoprodotto e distribuito dall’etichetta indipendente Edel. Anche i testi delle canzoni mostrano un nuovo carattere e una certa maturità. All’interno di essi Alexia riversa tutta sé stessa, le sue emozioni di mamma e donna, le sue paure, i suoi sogni. Tocca tematiche intimiste e private come nel brano «Mio padre», racconta la società contemporanea col primo singolo «Grande coraggio», mentre in «L’immenso» esprime una personale filosofia di vita. «Occhi negli occhi», invece, è una tenera dedica alla figlia, Maria Vittoria, di 16 mesi, nata dall’amore tra la cantante e Andrea Camerana, nipote di Giorgio Armani. Dopo la registrazione del nuovo album in versione inglese, Alexia si dedicherà all’allestimento del tour che dovrebbe partire a fine luglio. Di sicuro il 18 luglio parteciperà a una trasmissione di Rai Uno dedicata a Padre Pio e il 25 luglio sarà a Pompei per «La notte degli angeli», in onda su Rai Due il prossimo agosto, mentre il 16 agosto si esibirà addirittura a Pechino, in casa Azzurri, in un concerto organizzato dal Coni.