giovedì 24 settembre 2009

La “generazione no risk”. Consigli per superare la crisi

Generazione no risk” (Fazi, 2009) di Orazio Carabini, un tentativo di difendersi dalla crisi economico-finanziaria che ha travolto anche l’Italia. A un anno dal tracollo della banca Lehman Brothers, ecco un saggio interessante.
Il libro è stato presentato a Milano, all’istituto Bruno Leoni di via Moscova 28. Il modo in cui pensiamo influisce profondamente sulle nostre scelte economiche. Nel testo, si ritrova, quindi, una particolare enfasi sull’importanza di un’alfabetizzazione economico-finanziaria della popolazione. La profonda ignoranza di base, unita al giornalismo che usa trattare la materia come se fosse un romanzo d’appendice, porta a fare investimenti sbagliati, a rischiare su titoli troppo traballanti o ad accumulare credito senza far circolare denaro.

Non esiste, per definizione, un prodotto finanziario che non porti con sé una componente di rischio – ha commentato Filippo Cavazzuti, presidente, Patti Chiari -. “No risk, no finance”, come dicono gli americani. La finanza è nata proprio per gestire il fattore di rischio sugli investimenti che non può mai arrivare a zero. Ma una buona conoscenza può aiutare a muoversi all’interno del mercato”. Ma fino a che punto è possibile semplificare il linguaggio per rendere accessibile a tutti una materia così complessa? E’ difficile far passare il concetto di “probabilità” eppure sarebbe necessario, quantomeno, fare un tentativo dal momento che nel corso della vita chiunque ha a che fare con i concetti di risparmio, credito, investimento. E’ stato banalmente dimostrato che sono pochissimi gli italiani che conoscono il funzionamento di un conto corrente.

Gli italiani sono dei gran risparmiatori – ha spiegato Antonio Pilati, autorità garante della concorrenza e del mercato -. I fondi ammontano a circa tre volte il nostro debito pubblico: è questo il motivo per cui gli interessi da noi sono altissimi. Se questi liquidi fossero investiti e il denaro fatto girare, la situazione potrebbe migliorare molto”. Basterebbe la buona volontà del cittadino, unita al contributo dell’istruzione primaria e dei consulenti finanziari per creare dei consumatori consapevoli ed evoluti.

Nella situazione attuale – ha affermato Alessandro Foti, amministratore delegato Fineco – l’autoregolamentazione non può funzionare. L’intervento dello Stato deve essere massiccio insieme alla circolazione dell’informazione tra le varie parti di esso che devono lavorare in sinergia”.

Orazio Carabini, autore di “Generazione no risk” invece ha commentato: “Ho scritto il libro cercando di immedesimarmi in un risparmiatore medio. Mi sono reso conto che i problemi finanziari italiani sono spesso causati da disonesti intermediari che raggirano le persone. Tuttavia trovo che la colpa vada condivisa perché nemmeno l’ignoranza del cittadino che si lascia ingannare è giustificabile”.

Orazio Carabini, nato a Rimini nel 1954, è analista e commentatore del quotidano “Il Sole 24 Ore” e interviene spesso al TG1 in qualità di opinionista. Dopo essersi laureato in Economia alla Bocconi di Milano, dal 1979 ha lavorato per varie testate (”Mondo Economico, “Il Mondo” e “Milano Finanza”), occupandosi di politica economica industriale, finanza e risparmio. E’ stato anche portavoce della CONSOB e direttore del Servizio Studi e Comunicazioni della Banca Nazionale del Lavoro.

http://www.ilrecensore.com/wp2/2009/09/la-generazione-no-risk-consigli-per-superare-la-crisi/

martedì 22 settembre 2009

Parte la nuova stagione del Teatro Libero

Moni Ovadia, Enzo Iacchetti, Nada, Paolo Rumiz, Dario Fo e Franca Rame. Questi sono solo alcuni degli artisti che si esibiranno nel corso della stagione teatrale 2009/2010 al Teatro Libero. Una sala suggestiva sospesa in cima a uno stabile in via Savona, un luogo raccolto che il pubblico ama definire informale e cordiale, inserito nel vivace contesto dei Navigli. Ed è stato proprio il pubblico a decretare il grande successo del Teatro Libero diretto dall’attore e regista Corrado D’Elia e Sergio Maifredi. Saranno ben 23 gli spettacoli che si alterneranno nella piccola sala: si parte con l’Amleto di Shakespeare (23 settembre – 19 ottobre) presentato dalla Compagnia Teatri Possibili e altri classici come La locandiera di Goldoni (2-31 dicembre), Cirano De Bergerac (18 febbraio – 7 marzo) , il Misantropo di Moliere (22-29 marzo) e Il caso di Dorian Grey per la regia di Pino Micol (21-27 ottobre). Il poema dei monti naviganti di Paolo Rumiz sarà in scena dal 28 ottobre al 2 novembre e dal 4 al 6 novembre, invece, Moni Ovadia salirà sul palco con Rabinovich e Popov. Gli stereotipi della vita di coppia sono raccontati in Orgasmo e pregiudizio (11-24 novembre), mentre Nada rappresenterà uno spettacolo musicale con Musicaromanzo (26-28 novembre). Divertimento assicurato con Questa sera…cose turche!!! di Enzo Iacchetti (3-14 febbraio) e Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame (19-29 maggio). La musica sarà invece protagonista con The pluck show (13-18 gennaio) e Gianmaria Testa in solo (5-6 marzo). Ma saranno raccontate anche storie attuali, simili a quelle lette ogni giorno sui giornali: Liberi amori possibili (3-11 maggio) racconta la storia dell’amore omosessuale, Calcio finché muoio (3-10 giugno) è un’indagine sul mondo del pallone, Previsioni meteo – diluvio universale (7-14 marzo) si occupa dell’ascesa e caduta finanziaria di Gianpiero Fiorani, infine Hard Candy (21 giugno-17 luglio) parla di un amore nato in chat. Mamma mammazza (12-18 maggio) è un testo assurdo e di grande cattiveria diretto da Stefano De Luca, mentre Vedove (7-12 gennaio) è composto da due monologhi delle mogli di Gustave Mahler e Pirandello. Parte da un omicidio, invece, Vincent River (20-26 gennaio), mentre David Livermore offre una lettura sconcertante de Le benevole di Jonathan Littell (27 gennaio–2 febbraio). La storia di una ragazza che emigra dal Veneto al Friuli ispira Sirene (16–21 marzo), infine giochi linguistici e fantasia saranno protagonisti de La leggenda di Redenta Tira (1-27 aprile). Il prezzo de gli spettacoli è di circa 20 euro: per informazioni su riduzioni e abbonamenti 02.8323126 o info@teatrolibero.it.

Tre concerti per tutti i gusti: Mr.Big, Capleton e Alessandro Francesio

Reggae, hair metal, pianoforte classico-moderno. Milano accontenta gli amanti di tutti i generi musicali con i tre concerti in programma per stasera. L’evento più importante si tiene all’Alcatraz alle 21.00 con l’unica data italiana (ormai sold-out) della band hair metal statunitense Mr.Big, fresca di riunione per festeggiare vent’anni di carriera. I quattro membri del gruppo che ha sfondato con il pezzo “To be with you” giungono in Europa dopo aver calcato i palchi giapponesi in un tour andato tutto esaurito a pochi minuti dalla messa in vendita dei biglietti. Il Blue Note propone l’esibizione del pianista e compositore Alessandro Francesio che presenta il suo nuovo trio formato con il contrabbassista Marco Ricci e dal batterista Marco Castigioni. Inedite composizioni e originali riletture di standards saranno il contenuto della serata che come sempre mescolerà echi di musica classica a composizioni moderne, caratterizzate da una raffinata cantabilità e un ampio senso narrativo in cui emerge un'originale ricerca ritmico-armonica. Appuntamento alle ore 21.00 con ticket tra i 15 e i 25 euro. Il profeta del reggae contemporaneo Capleton, invece, approda al Live Club di Trezzo sull’Adda alle 22.30 (ingresso 16 euro). L’artista giamaicano, con la sua dirompente aggressività, è stato capace di distinguersi dal punto di vista tecnico-artistico, ma anche per la profonda carica spirituale. Lo stile selvaggio unito alla voce ruvida e potente ne hanno fatto un’ispiratore del genere reggae.

lunedì 21 settembre 2009

Ciao Mike

Articolo del 10 settembre

Ieri pomeriggio davanti alla casa milanese di Mike Bongiorno c’erano solo un mazzo di gigli e un libro di Aldo Grasso con la scritta “È volata in cielo, ciao Mike” (la tua anima n.d.r.). La palazzina in via Giovanni da Procida 10 è stata presidiata per ore dai giornalisti e da alcuni curiosi. “Non sono ancora stati definiti tutti i particolari riguardo le modalità di sepoltura – spiega un addetto delle pompe funebri dopo il colloquio con i familiari -. Trattandosi di un personaggio di tale levatura si va per le lunghe poiché nulla può essere lasciato al caso”. Nell’abitazione di Mike Bongiorno si reca anche il reverendo Italo Baffione che racconta: “Ho fatto il catechismo a tutti i loro figli, faccio parte del Pime e mi occupavo soprattutto delle missioni estere. Mike dava tanti soldi alla nostra congregazione”. Prima di salire in casa Bongiorno, dove vi sono già moglie e figli, il reverendo anticipa: “Sarò io a benedire la cappella dove Mike verrà sepolto ad Arona”. La gente rallenta il passo quando si trova davanti alla palazzina scura dove al settimo piano abitava “Mr. Allegria”, qualcuno si fa il segno della croce, tutti lo ricordano con affetto. “Mio padre lo conobbe in un campo di smistamento tedesco nel ’44 – racconta Elena Barberis (37 anni), proprietaria del bar La Chiacchera proprio di fronte alla casa di Mike -. Da giovani si incontravano spesso perché avevano un amico in comune, Mario Re, e insieme parteciparono al Cantagiro con Buscaglione. Ma non mi è mai capitato di parlarci personalmente, benché i suoi figli passino spesso a prendere un caffè”. Si ferma con la sua bici, Renzo Soprani (67 anni), e lancia uno sguardo incuriosito e malinconico verso l’appartamento di Mike: “Ricordo che a 13 anni, quando non avevamo ancora la televisione in casa, andavo con i miei al cinema San Gregorio a vedere Lascia o Raddoppia.”. Ma anche i giovani si lasciano emozionare per la scomparsa del grande conduttore: “Sono dispiaciuto che se ne sia andato così – dice Marco Cerioni, 25 anni -. Per me rappresentava il simbolo della televisione italiana”. Non vuole togliersi gli occhiali scuri Dolores Tamorini e spiega: “Adoravo Mike. Era una persona vera, modesta, attaccato a quelli che sono i valori più importanti. Ho accolto la notizia della sua scomparsa come se si trattasse di un mio parente stretto”. “Conobbi Mike Bongiorno oltre 40 anni fa quando avevo il negozio in San Babila, vicino alla sua casa in Galleria Passarella– racconta Mimmo il barbiere -. Erano gli anni Sessanta e i bar restavano aperti fino all’una di notte: allora ci incontravamo a fumare la pipa o il sigaro chiacchierando di tutto. Abbiamo visto insieme la Milano più bella, in cui ho conosciuto tutti i più grandi di allora come Gianni Rivera, Pierpaolo Pasolini e Luchino Visconi”.

Letteratura noir, apre lo Spazio MilanoNera

Amanti del noir, di gialli e polizieschi ecco pane per i vostri denti. MilanoNera Eventi, in collaborazione con Ugo Mursia Editore lancia una sfida e una scommessa aprendo uno spazio letterario e librario dedicato a tutti gli appassionati di indagini, morti misteriose, intrighi. Martedì 15 settembre è stato inaugurato, presso la libreria Mursia di via Galvani , lo Spazio MilanoNera, il best place del giallo e noir milanese, con una festa con tanti ospiti, aperitivo e una performance teatrale. MAGAZINE/Milano nera web press

Ospitato presso i locali de La Libreria Mursia, in via Galvani 24, a Milano, lo Spazio MilanoNera sarà interamente dedicato agli eventi e alla presentazione di libri gialli e noir. Ogni giovedì sera e ogni sabato mattina, lo Spazio accoglierà autori e protagonisti del giallo italiano e internazionale attraverso incontri, reading e anteprime, ma anche corsi e workshop di scrittura creativa tenuti da docenti d’eccezione.

Il primo ospite in programma sarà il Presidente della regione Piemonte Mercedes Bresso, che sabato 19 settembre (alle ore 11) presenterà il suo “Il profilo del tartufo” (Rizzoli). Il calendario degli incontri di settembre e ottobre è fittissimo: interverranno infatti Alfredo Colitto (“Il candidato” - Verdenero), Gianluigi Nuzzi (“Vaticano Spa” - Chiarelettere), Danilo Arona e Alan D. Altieri (“Bad Prisma” - Mondadori), Alfredo Chiappori (“Quanti denti ha il pescecane” - Mursia), Hans Tuzzi (”La morte segue i magi” - Bollati Boringhieri) e la presentazione ufficiale del primo numero di MilanoNera Mag. Perché lo Spazio MilanoNera sarà anche sede della redazione del giornale che, da fine settembre, con una nuova e accattivante veste grafica, riprenderà le sue pubblicazioni con cadenza mensile e sarà distribuito gratuitamente nelle principali librerie d’Italia.

All’interno dello Spazio MilanoNera sarà inoltre possibile trovare e acquistare i cento romanzi gialli e noir più belli di sempre selezionati dalla redazione di MilanoNera. Dai grandi classici di Edgar Allan Poe, Carlo Emilio Gadda, Agata Christie, Giorgio Scerbanenco, James Ellroy e Jean Claude Izzo sino alle ultime novità editoriali come Fred Vargas e Stieg Larsson.

L’iniziativa è curata dalla MilanoNera Eventi (www.mne20.com), la società di organizzazione eventi culturali nata dal web press MilanoNera, presieduta dallo scrittore Paolo Roversi e composta di undici storici collaboratori della testata. “Con l’inaugurazione di questo spazio, MilanoNera diventa definitivamente un punto di riferimento nel panorama giallo e noir nazionale - spiega Roversi - . Dopo il portale e la web press gratuita, il nostro obiettivo è crescere anche grazie a questo spazio che, ci auguriamo, catalizzi l’interesse di tutti i lettori milanesi. E non solo“.

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martedì 15 settembre 2009

“Vaticano Spa” e i suoi intrighi. La finanza della Santa Sede

L’enciclica “Caritas in veritate”, pubblicata in luglio da Papa Benedetto XVI, predica, tra l’altro, un’economia pulita. Leggendo “Vaticano Spa” (Chiarelettere, 2009) di Gianluigi Nuzzi questo principio suona quanto mai ipocrita.
Lettere, relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici. Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La finanza del Vaticano come non è stata mai raccontata. Magagne finanziarie, fondazioni fittizie, riciclaggio di denaro sporco, collusioni tra mafia e Vaticano. Questa è solo una piccola parte dell’intricato e losco universo che Nuzzi cerca di indagare sempre corredando le proprie affermazioni con documenti, dichiarazioni e scritti consultabili.
La saletta dedicata alle presentazioni della libreria Boragno di Busto Arsizio, giovedì 10 settembre, era piena fino all’orlo nonostante il caldo di un’afosa serata di fine estate. I presenti avevano tutti in mano una copia di “Vaticano Spa”: c’è voglia di incontrare l’autore per chiedere spiegazioni, approfondimenti, chiarimenti su un argomento che quantomeno stupisce per quanto sia paradossale.
Tutto comincia con il ritrovamento di documenti preziosissimi provenienti proprio dell’interno delle mura vaticane: si tratta dell’archivio di monsignor Renato Dardozzi, tra le figure più importanti nella gestione dello Ior (Istituto per le opere religiose, ovvero la banca del Vaticano), fino alla fine degli anni Novanta. Il prelato aveva fatto per anni la spola tra Ior, banche, politici e Santa Sede, aveva coperto intrecci finanziari di dubbia legalità per paura di rimetterci la vita. Tuttavia, alla fine dei suoi giorni, lascia le carte in suo possesso per denunciare un sistema corrotto e ambiguo. Si tratta di documenti che coprono un periodo che ha inizio con la morte per avvelenamento del banchiere Michele Sindona mentre lo Ior era diretto dal vescovo Paul Marcinkus, degli accordi tra Vaticano, Banco Ambrosiano e Loggia P2, del ritrovamento del cadavere di Roberto Calvi sotto il ponte dei Frati Neri a Londra.
Era stato detto che il pontificato di Giovanni Paolo II aveva contribuito a restaurare il buio periodo di illegalità economico-finanziaria degli anni ‘70. Dalle carte risulta tutto il contrario. Dardozzi viene nominato nella commissione incaricata di “tirar fuori” lo Ior dal caso Calvi-Banco Ambrosiano, operazione riuscita con successo nel 1984, ma con la perdita di 242 milioni di dollari. Si parla di conti correnti occulti su cui sono transitati almeno 270 milioni di dollari provenienti da giri mafiosi. Come il conto Spelman, tra i cui firmatari autorizzati risulta anche l’onorevole Giulio Andreotti, e sul quale sono passate tangenti.
I conti utilizzati per il riciclaggio vegono aperti da monsignor Donato De Bonis, prelato dello Ior, che dimostra un cinismo senza limiti intestando gli stessi a finte associazioni di beneficenza in favore di bambini poveri o malati di leucemia. Ci sono poi eredità che dovevano essere devolute per opere di bene intascate da De Bonis & co. e denaro sottratto alle celebrazioni funerarie.
Gianluigi Nuzzi è giornalista di “Libero”. E’ stato inviato di “Panorama”, giornalista del “Corriere della Sera”, del “Giornale” e dal 1994 segue le principali inchieste giudiziarie con implicazioni politiche e finanziarie del nostro Paese.
Autore: Gianluigi NizziTitolo: Vaticano Spa. Da un archivio segreto la verità sugli scandali finanziari e politici della Chiesa

Hoffine, scatti "casalinghi" dei peggiori incubi infantili

Preparatevi a vedere fotografati i vostri peggiori incubi di bambini. Mostri dalle enormi mani rugose che escono da sotto il letto, una terrificante strega bianca con la bocca piena di ragni che stringe fra le braccia un neonato addormentato, un clown (sosia di "It" di Stephen King) che si avvicina con un gruppo di palloncini a un'ignara bimba bionda. Sono queste le inquietanti atmosfere oniriche ricreate dal fotografo visionario Joshua Hoffine, americano, 36 anni.I suoi scatti sono pensati come piccoli film con tanto di set, costumi, macchine per la nebbia e altri effetti speciali. Non si tratta di collage e photoshop è usato solo per bilanciare e contrastare i toni. L'amore per le animazioni dei vecchi cartoni della Disney insieme a quello per le illuminazioni usate da Stanley Kubrick e Chris Cunningham, nei loro film e nei loro spot e video, unito all'atmosfera delle fiabe, ha portato Hoffine a comporre fotografie in cui i mostri che sbucano da ogni dove sono simboli dell'incertezza che abita tutta l'esistenza, e non solo gli incubi dei bambini.Secondo Hoffine, «l'orrore ci dice che la nostra fiducia nella sicurezza è deludente e che i mostri sono tutt'intorno a noi». I protagonisti dei suoi scatti sono spesso interpretati da amici e parenti, come la figlia Shiva e la nipotina Thea che compaiono più volte tra le opere del fotografo. Anche le ambientazioni vengono ricreate spesso a casa di conoscenti che collaborano anche alla realizzazione dei set e dei materiali scenici. Budget ridotto, quindi, ma risultati stupefacenti.Il blog dell'artista racconta passo passo le fasi di realizzazione dei vari scatti, il significato delle opere realizzate e i particolari da individuare all'interno delle fotografie, alcune delle quali sono state utilizzate anche per la creazione di terrorizzanti gioielli.Un suggerimento: meglio non soffermarsi sul sito prima di andare a dormire. La vostra camera da letto potrebbe trasformarsi in un teatro degli orrori.

venerdì 4 settembre 2009

Tutti pazzi per gli Offspring

Articolo del 2 settembre

Tutto esaurito per l’unica data italiana del tour "Shit Is Fucked Up” che gli Offspring terranno in Italia, stasera all’Alcatraz di Milano. Il quartetto californiano che ha rivoluzionato il punk rock negli anni '90 continua a far impazzire giovani e meno giovani con i suoi successi. Da “Original prankster” a “Bad habit” fino all'ultimo album “Rise And Fall, Rage And Grace”, per la creazione del quale sono stati necessari due anni di lavoro. La musica, ma anche effetti speciali e special guests intratterranno i fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi i preziosi biglietti. Se il gruppo di Dexter Holland dovesse replicare la scaletta che ha portato nelle date precedenti del tour, verranno suonate molte canzoni storiche del gruppo e in particolare dell’album “Americana”, mentre del nuovo cd saranno presentati solo alcuni pezzi. Gli Offspring, attivi dal lontano 1984, hanno contribuito a reinterpretare le prime sonorità punk rock in chiave moderna negli anni novanta. In 25 anni di attività hanno venduto più di 34 milioni di dischi attraverso otto album studio, due compilation, quattro EP e tre DVD, diventando una delle band punk che ha venduto di più di tutti i tempi. Il gruppo è considerato tra i maggiori esponenti ed eredi dell'hardcore melodico classico californiano dell'inizio degli anni '80, nonostante il notevole successo commerciale e le sonorità talvolta leggere. Sul palco dell’Alcatraz gli Offspring saranno preceduti dai Broadway Calls e da altri ospiti non ancora annunciati.